Pascoli, prati e comunità locali al centro di conferenze, degustazioni e proiezioni della casa della biodiversità, spazio di riflessione e confronto.
Alle 10 scopriamo Quanto conta l’erba per la qualità del formaggio, degustando caciocavalli prodotti dallo stesso casaro, lo stesso giorno, ma con latte che proviene da animali alimentati in modo diverso. Alle 11:30 ci facciamo raccontare le Cronache del clima che cambia, anche sui pascoli insieme a una squadra di esperti, tra cui, Sara Burbi, ricercatrice presso il Centro di Scienze delle Piante, Gruppo di Agroecologia, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, Andrea Catorci e Paola Scocco, docenti presso l’Università di Camerino (Mc).
Nel pomeriggio, alle 15 il focus si sposta sulla civiltà della transumanza, una delle pratiche più antiche del mondo della pastorizia. Nella conferenza – realizzata in collaborazione con il Geoportale della Cultura Alimentare (GeCA), progetto promosso dall’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale partner culturale di Cheese e finanziato dal PON (Programma Operativo Nazionale) Cultura e Sviluppo – ascoltiamo le testimonianze di chi porta avanti questa pratica così preziosa per il paesaggio e per gli animali, come Viola Marcelli, referente della Comunità Slow Food dell’aquilano per l’allevamento transumante, ed Elena Karovska Gosevska, responsabile Slow Food Macedonia.
Nell’incontro delle 17 facciamo chiarezza sulle problematiche legate alla lana, per mostrare come trasformarla da prodotto di scarto a risorsa economica ed ecologica grazie ad esempi di realtà virtuose come quelle di Cristina Ferrarini, presidente dell’associazione per la promozione e tutela della pecora Brogna e referente del Presidio Slow Food, e Gloria Lucchesi, presidente della Cooperativa di Comunità Filo&Fibra e componenete della comunità Slow Food delle Cassette di Cottura di San Casciano dei Bagni.